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Lo zen nella metafisica della qualità

Lo zen e l'arte di manutenzione della motocicletta

Robert Pirsig ha formulato un approccio alternativo allo zen, che ne coglie perfettamente gli aspetti fondamentali riuscendo al tempo stesso a descriverlo in maniera coerente e completa. Per alcuni puristi ciò potrebbe sembrare una bestemmia, perché lo zen non può essere descritto. A mio parere invece Pirsing riesce perfettamente nell'impresa, perché espone un ragionamente ineccepibile che induce il lettore alla comprensione dello zen, senza mai descrivere direttamente l'esperienza del satori. Per i dettagli rimando alla breve recensione su Lo zen e l'arte di manutenzione della motocicletta.


Illusioni

Argomenti in lavorazione

Spiegazione con esempi di come la Qualità crei l'oggetto (la mela rossa) e il soggetto (io che guardo la mela): il primo è ovvio (costruttivismo), il secondo va letto in chiave induista (io esisto solo nel presente).

Diatriba arte-tecnica, risolta dalle due qualità romantica e intellettuale, esempio: un bimbo percepisce come momento più bello di un partita a pac-man l'istante del game-over.

Citazione alla dottrina Huan-yen (Kegon) della rete tempestate di gioielli, dello shih-shih wu ai cinese o del ji ji mu ge giapponese, dove ogni gioiello contiene il riflesso di tutti gli altri.

Lo zen secondo il primo libro (Qualità e vuoto).

Lo zen secondo il secondo libro (né schemi biologici né mentali).

Pirsig chiarisce così che lo zen NON è lasciarsi andare all'intuito, altrimenti tutti gli animali sarebbero dei maestri zen.


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