La volpe volante

Ricerca di scienza di Giada Adriani

1. Nome scientifico

Pteropus Vampyrus.

2. Aspetto fisico

Volpe volante

La Volpe Volante è un pipistrello molto grande: la lunghezza della testa e del corpo variano tra i 26/35 cm, la lunghezza dell'avambraccio tra i 18/22 cm, la lunghezza delle orecchie tra i 3/6 cm, un'apertura alare fino a 1,5 m e un peso fino a 1,1 Kg. Il pteropus vampyrus è considerato il pipistrello più grande del mondo. La volpe volante è ricoperta di pelliccia, corta, leggermente più lunga ed eretta sulle spalle. Il colore generale del corpo è nerastro, il collare varia dal giallo-brunastro al bruno-nerastro. Diversi esemplari sono completamente neri. Il muso è lungo ed affusolato, gli occhi sono grandi. Le orecchie sono lunghe e con una concavità sul bordo posteriore appena sotto l'estremità appuntita. La tibia è priva di peli. Le ali sono marroni scure ed attaccate sulla schiena vicine tra loro. è privo di coda. Le sottospecie si distinguono dalle dimensioni e dal colore del collare. Le ali dei pipistrelli si sono evolute in maniera differente da quelle degli uccelli.

Volpe volante

Nei pipistrelli l'ala rappresenta una trasformazione della "mano", in cui le dita si sono allungate tantissimo e si sono unite tramite una membrana molto sottile e ricca di vene che va dalle spalle ai fianchi. In alcuni casi c'è anche una membrana a livello delle zampe posteriori, in questo caso si parla di 'uropatagio'. Le dita non sono indipendenti dalla membrana alare, tranne in rari casi tra cui le volpi volanti che hanno due dita indipendenti. Questo permette loro di poter stare anche in posizione eretta a testa in sù, cosa anomala, visto che la tipica posizione del pipistrello è a testa in giù, questo permette loro di prendere il volo più facilmente e di raggiungere in fretta alte velocità. In alcuni casi i pipistrelli sono in grado di diminuire notevolmente il loro metabolismo, producendo una sorta di stato letargico, che li aiuta a sopravvivere in caso di temperature troppo basse. Molti preferiscono emigrare verso zone più calde. Oltre agli ultrasuoni, i pipistrelli emettono svariati altri suoni che usano per comunicare tra loro.

Volpe volante

3. Habitat

Volpe volante

La Volpe volante è originaria del Sud-Est asiatico. Vive principalmente nelle foreste, ma la si può trovare anche nelle mangrovie, nei frutteti e nelle piantagioni di palma da cocco. Non disdegna la presenza dell'uomo, sfruttando anzi le piantagioni per trovare cibo anche nei periodi invernali. E' molto diffusa e la si può trovare fino a 1250mt di altitudine.

4. Alimentazione

La Volpe Volante mangia frutta e nettare, anche coltivati, soprattutto fichi, manghi e banane. In termini scientifici si dice "frugivoro", questi animali hanno come caratteristica che possono anche fare molti kilometri al giorno per raggiungere il cibo da loro gradito.

Volpe volante

5. Riproduzione e cura dei piccoli

Le femmine partoriscono un piccolo all'anno. I piccoli pesano il 10/30% del peso di un adulto. La gestazione dura circa cinque mesi, i cuccioli nascono normalmente in primavera e rimangono con le madri 2/3 mesi e sono completamente dipendenti da loro. I cuccioli crescono velocemente e possono iniziare a volare all'incirca a 2/4 settimane dalla nascita; subito dopo le madri procedono con lo svezzamento. L'aspettativa di vita delle Volpi volanti è di 15 anni. Nei maschi i testicoli scendono dall'addome in una sacca solo nel periodo riproduttivo. Le femmine hanno due mammelle, come negli umani.

6. Curiosità

Volpe volante

L'ecolocalizzazione

La maggior parte dei pipistrelli non usa la vista per muoversi, ma l'ecolocalizzazione: attraverso la laringe o lo schiocco della lingua producono degli ultrasuoni che emettono tramite la bocca o il naso, questi si propagano nell'ambiente circostante e tornano all'orecchio del pipistrello sotto forma di onde sonore. Le loro orecchie sono speciali: hanno dei neuroni al loro interno che gli permettono di analizzare il suono e fare una mappa della zona e capire cosa li circonda, permettendo anche di cacciare le eventuali prede (nel caso di pipistrelli carnivori). Ci sono due tipi di ecolocalizzazione: una prevede un suono intervallato da un silenzio lungo quanto il verso emesso, il secondo prevede un intervallo minore. Questa differenza è determinata dall'habitat in cui vivono: se ampio, usano il primo metodo, se molto ricco di vegetazione o intralci usano il secondo. Nel nostro caso, visto che la Volpe Volante vive in foreste ricche di vegetazione, il metodo usato è il secondo. I suoni emessi dai pipistrelli non sono udibili dall'orecchio umano: noi possiamo sentire frequenze dai 20Hz (Hertz) ai 20 KHz (Kilo Hertz), gli impulsi generati dai pipistrelli variano dai 25KHz ai 100KHz. Attraverso lo studio dell'ecolocalizzione animale si è scoperto il sonar: un metodo di navigazione e di intercettazione delle navi umane.

I pipistrelli nella storia

Fin dall'antichità il pipistrello ha destato un interesse particolare dovuto soprattutto al fatto che vive di notte e al fatto di essere una creatura volante non appartenente al mondo degli uccelli. I cinesi li tengono in grande considerazione, e per i buddisti sono considerati talvolta sacri, nella cultura romana e cristiana, il pipistrello era visto come un essere vicino al diavolo. Il suo significato sinistro attraverso la sua associazione con le tenebre e le caverne è stato spesso rappresentato da artisti medioevali che raffiguravano le figure demoniache con ali di pipistrello, in contrapposizione alle figure angeliche ornate di ali piumate d'uccello. Fu per questo motivo che i primi esploratori nel vedere per la prima volta le gigantesche Volpi Volanti d'Australia credevano di avere di fronte un vero e proprio demone. Altri esempi risiedono nella cultura Maya dove esso rappresentava una potente divinità, nota con il nome di Zotz, che governava le caverne e il regno delle tenebre.

Vari tipi di alimentazione

I pipistrelli non mangiano solo frutta, anzi...

  1. Pipistrelli insettivori: La maggior parte dei chirotteri ha una dieta sostanzialmente insettivora, catturando le loro prede durante il volo. A questo gruppo appartengono le forme di dimensioni più piccole.
  2. Pipistrelli frugivori: I pipistrelli frugivori si nutrono esclusivamente di frutta e di alcune altre parti vegetali. Spesso si nutrono in gruppo e possono percorrere lunghe distanze per cibarsi.
  3. Pipistrelli nettarinivori: I pipistrelli nettarinivori si nutrono essenzialmente di polline e nettare e probabilmente anche di qualche insetto raccolto nei fiori visitati. Sono generalmente di dimensioni ridotte e sono caratterizzati da una modifica sostanziale del muso e della lingua, la quale è considerevolmente allungata e provvista di papille setolose all'estremità. Come le forme frugivore, sono essenzialmente abitanti delle zone tropicali.
  4. Pipistrelli ematofagi: I veri pipistrelli vampiri della sottofamiglia dei Desmodontini si nutrono del sangue di piccoli animali come gli uccelli oppure di quello del bestiame, incidendo la pelle con gli incisivi affilatissimi, dei quali sono muniti. Questa pratica può portare alla contrazione di gravi malattie virali da parte delle vittime, come la rabbia, oppure a gravi infezioni della ferita stessa.
  5. Pipistrelli carnivori: I pipistrelli carnivori si cibano di piccoli mammiferi, incluse altre specie di pipistrelli, di uccelli, lucertole e rane
  6. Pipistrelli piscivori: Infine i pipistrelli piscivori possono catturare pesci sott'acqua o sulla sua superficie, utilizzando i possenti artigli ad uncino all'estremità delle dita delle zampe inferiori.

Volpe volante Volpe volante Volpe volante

Se volete osservare dal vivo le Volpi Volanti, senza andare in Thailandia...
andate al parco faunistico Le Cornelle di Bergamo.



Ricerche fatte da Giada Adriani, con l'aiuto di Google e Wikipedia