Connie Conti, dottoranda in psicologia, si trova coinvolta (suo malgrado) nelle indagini su un fantomatico serial killer. Al team di investigatori viene affiancato Amedeo Vrazja, un "hacker" programmatore di reti neurali, che coadiuva la squadra con un misterioso software "pensante". Col passare dei giorni, Connie e le sue colleghe scoprono che Vrazja non è un semplice hacker, ma un antropologo esperto di neuroscienze, considerato alla stessa stregua di un ricercatore universitario.

Nel corso delle indagini la protagonista si innamora dell'antropologo, senza ben capire se si tratta di un'infatuazione adolescenziale, e soprattutto se esistono possibilità di essere corrisposta.

Viaggiando tra Padova, Vienna e Praga Connie ha l'opportunità di sviscerare i propri sentimenti, dilaniandosi nel tormento amoroso, combattuta sul da farsi. A colpi di corteggiamenti silenziosi, gaffe reciproche e dissertazioni sulle moderne teorie psicologiche, che demoliscono l'ideale della razionalità cartesiana, Connie si ritrova sempre più coinvolta nella vicenda. Fino a quando un brutale omicidio rimette tutto in discussione, demolendo le fondamenta di ogni precedente ragionamento: perché la logica è una chimera, e sono le emozioni a governare la mente umana. In primis la pulsione erotica, e, in secundis, la paura di morire...

Un giallo a metà tra il thriller poliziesco e un romanzo d'amore, nonché uno spunto per riflettere sulla vera natura della coscienza. Il tutto imperniato attorno alla natura ambigua del Web 2.0 e il suo figlio prediletto: i social network, croce e delizia del nuovo millennio.

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