Profilo sociale ed economico dell'autore

Profilo ecologico

Nel momento in cui ho deciso (nel 2021) di pubblicare articoli relativi a questioni economiche, come ad esempio l'impatto ambientale dei Bitcoin, ho ritenuto opportuno precisare la mia posizione ideologica, in particolare relativamente alle questioni sociali, economiche ed ecologiche.

Con ciò non voglio affermare di occuparmi dell'ambiente nel modo corretto, nè di essere virtuoso, anzi: sicuramente si può fare molto meglio. Sto solo dicendo che io scoprissi che una professione o una tecnologia danneggia l'ambiente più delle opzioni alternative, allora preferirei rinunciare alle comodità e ai profitti piuttosto che diventare complice di una catastrofe ambientale.

Ovviamente non posso "dimostrare" di essere sincero. Posso però tentare di convincere il lettore della mia buona fede, invitandolo ad espandare alcuni degli aneddoti autobiografici riportati qui sotto.

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Raccogliere le immondizie altrui : quand'ero bambino, dopo ogni picnic, mio padre mi incaricava di raccogliere tutte le immondizie, comprese quelle lasciate dagli altri. Per molti anni ho percepito la cosa come un'esagerazione, un atto non dovuto, ma alla fine ho assorbito l'insegnamento e l'ho trasmesso a mia figlia. Ancora oggi, se vediamo una cartaccia per strada, la raccogliamo e la separiamo in modo differenziato, anche se non è roba nostra.

Raccolta differenziata : nella mia famiglia siamo maniaci della raccolta differenziata. Per esempio, se mangiamo qualcosa avvolto da carta oleata, poi separiamo lo strato di plastica da quello della carta di cellulosa, in modo da gettare i due rifiuti in contenitori distinti.

Cellulare spento : fino al 2006, pur possedendo un cellulare, l'ho sempre tenuto spento se ero a casa, visto che disponevo anche del telefono fisso. Dal 2007 ho smesso di avere la linea fissa, quindi adesso tengo il cellulare acceso anche se sono a casa, ma lo spengo sempre prima di andare a dormire.

Spesa a piedi : vado spesso a fare la spesa a piedi, munito di zainetto, e lo facevo anche quando ciò significava scendere giù dalla collina, camminare per 2-3 km e poi affrontare la salita, nonostante alcuni problemi alle ginocchia (dovuti ad un intervento chirurgico).

18° C in casa : in inverno regolo i termostati in modo che raggiungano al massimo i 18° C, e solo per poche ore al giorno. Mediamente abbiamo in casa 17° C, ed essendo piuttosto frettolosi affontiamo l'inverno con due maglioni.

No aria condizionata : non ho mai posseduto un climatizzatore. Ne ho uno in macchina, ma lo accendo solo 10 minuti ogni 2 mesi, per mera manutenzione (visto che prima o poi venderò l'automobile). Solamente quando fa caldo, ma molto caldo (oltre i 30° C) allora accendo un ventilatore, meno di 10 ore al mese.

No lavastoviglie : non ho mai utilizzato una lavastoviglie in vita mia. Vi sono studi che sostengono che faccia risparmiare acqua, ma tali studi assumono che i piatti vengano lavati con acqua calda, lasciando il rubinetto sempre aperto. Essendo abituato al campeggio, io li lavo quasi a secco, con poca acqua fredda, perciò credo di consumare molto meno risorse di una qualsiasi lavastoviglie.

Led passivi : la maggior parte dei miei dispositivi elettrici sono collegati ad una presa multipla munita di interruttore. Così, quando non sono utilizzati, elimino i consumi passivi senza staccare la presa di corrente.

Cestini dell'ufficio : sono stato spesso criticato dal capo ufficio di turno perché sorpreso a frugare nei cestini collocati accanto alle macchinette del caffè, per tirare fuori i bicchierini di plastica (che i colleghi menefreghisti buttano nel generico) e spostarli nell'apposito contenitore. Motivo: "non è una tua mansione".

Cibo non cucinato : mi nutro fondamentalmente di frutta e verdura, che consumo crudi, perché così non devo né utilizzare gas, né lavare pentole o piatti dopo ogni pasto. Il mio pasto tipico in ufficio è una mela e un pacchetto di crackers, consumati sulla panchina al parco (o camminando).

Cibo scaduto : a casa non mangio ciò di cui ho voglia, ma scelgo ciò che sta per scadere o che è scaduto da poco. Vivendo in famiglia questo significa che vivo mediamente di avanzi (cioè mi nutro di quello che moglie e figlia hanno avanzato il pasto precedente).

Compravendita di usato : il 90% di ciò che acquisto viene dal circuito dell'usato, vestiti compresi. Compro un oggetto nuovo solo quando è impossibile reperirlo come usato. E ovviamente non butto via quasi nulla, ma piuttosto lo vendo a una cifra simbolica (per ridurre le probabilità che venga gettato) o lo regalo.

Regali rifiutati : quando avevo trent'anni ero un maniaco delle spremute, così i miei genitori mi regalarono uno spremiagrumi elettrico. Io lo rifiutai, perché le arance si possono spremere a mano, senza dover sprecare elettricità. Ci rimasero male, ma preferii offendere i genitori piuttosto che danneggiare l'ambiente.
Alcuni anni dopo gli amici mi regalarono una caffettiera elettrica programmabile, ma stavolta decisi di essere più cortese. Li ringraziai e la conservai in cucina per 12 anni, senza mai usarla, prima di rivenderla.

Sacrifici sociali : quando avevo vent'anni si usciva la sera con la compagnia, ma a volte c'era chi proponeva di andare prima nel locale A, poi attraversare la città per andare da B, e infine tornare da A dopo mezzanotte. Io replicavo che era uno spreco di benzina, e spesso preferivo restare a casa il sabato sera, e rovinare un'amicizia, piuttosto che contribuire a sprechi di carburante.

Sacrifici sentimentali : ho rovinato più di una relazione sentimentale perché preferivo uscire la sera in bicicletta, piuttosto che prendere la macchina, anche d'inverno. Non è facile trovare una persona che ti voglia bene anche quando le imponi di rinunciare a delle comodità per lei scontate.

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