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Applicazioni della metafisica della Qualità

Per facilitare la comprensione dei concetti qui esposti si raccomanda la lettura della nota sulla società secondo Pirsig ed eventualmente della nota sulla metafisica della Qualità.

Politica

Carl Marx È immediato identificare le forze politiche di sinistra con la Qualità Dinamica e le forze politiche di destra con la Qualità Statica. La sinistra lotta per il cambiamento e l'innovazione culturale, le destra difende lo status quo e i valori tradizionali. La sinistra tende a cambiare i valori morali, ad adattarli alle nuove esigenze, mentre la destra tende a difenderli, a rafforzare quelli già esistenti.
Abbiamo visto che l'evoluzione di un aggregato è possibile solo grazie allo scontro tra queste due forze opposte. Perciò la società umana può migliorare solo grazie all'opposizione tra destra e sinistra, entrambe giuste e necessarie.

Non si tratta di una posizione qualunquista, anzi: il modello di Pirsig suggerisce che è doveroso avere una preferenza politica, ma è sbagliato pensare che la fazione opposta sia in errore. Ognuno dovrebbe combattere per portare avanti le sue idee perché le ritiene migliori, e non perché le idee della fazione opposta sono sbagliate. In altre povere, se tutti si trovassero d'accordo politicamente, la società smetterebbe di migliorare. Abbiamo bisogno di pensarla diversamente, anzi: la situazione ottimale (per la società, e quindi non necessariamente per il singolo individuo) si ha quando la metà delle persone del nostro ambiente sociale la pensa diversamente da noi.

Corruzione

Corruzione Consideriamo la società italiana e ipotizziamo che una certa componente istituzionale sia completamente corrotta e dannosa alla società. Per fissare le idee prendiamo come esempio la classe politica. Nel modello di Pirsig possiamo pensare a questa componente come ad elemento vitale che permea l'intero aggregato. Facendo un'analogia con l'aggregato umano, la classe politica può essere pensata come il sangue che circola nell'organismo. Allora dire che la classe politica è corrotta sarebbe come dire che il sangue è malato.

Operare un rinnovamento completo della classe politica, senza cambiare i cittadini, tampona il problema ma non lo risolve. E' come fare una trasfusione ad un malato di leucemia: il paziente starò meglio per qualche tempo, ma dopo un pò il sangue tornerà ad ammalarsi. L'unico modo di migliorare la società è, come diceva Ghandi, cambiare il comportamento dei singoli cittadini. In questo modo cambierà il "DNA" degli elementi costituenti e verranno le eminate le cause "genetiche" delle malattie sociali. In altre parole, se la maggioranza dei cittadini italiani fosse onesta, si rifiutasse di scendere a compromessi, e scegliesse di anteporre il bene della comunità al proprio interesse, allora sarebbe più facile estrarre da una tale società dei politici onesti e disinteressati.

Precariato

San Precario Consideriamo un lavoratore che sceglie di cambiare mestiere ogni anno. Un anno lavora come impiegato, un anno fà l'imbiachino, un anno il programmatore, un anno l'artista e così via. Dopo una decina d'anni una persona del genere sarà molto più competente, flessibile, abile ed esperta di alcuni "specializzati del settore". Spesso un indivuo simile dovrebbe meritare uno stipendio più alto della norma e l'approvazione della società. Invece, nella grande maggioranza dei casi, queste persone sono poco considerate, non possono aprire un mutuo e vivono tra mille difficoltà.

La metafisica della Qualità ci dice che tale individuo è una cellula portatrice di Qualità Dinamica, in quanto incapace di mantenere un comportamento statico nello schema società. Secondo il modello di Pirsig è proprio grazie a questi individui che la società evolve e migliora. Ma, al tempo stesso, egli deve sopportare la reazione della Qualità Statica, che farà di tutto per rendergli la vita impossibile.

Riprendenedo l'analogia con il corpo umano (vedi sopra), tale individuo è un elemento mutante dell'organismo, una cellula che non si accontenta di fare il globulo rosso per l'intera esistenza, ma all'occorrenza sa fare anche da globulo bianco, da ormone, da neurone ecc. E' quindi naturale che l'aggregato ospitante (la società) farà di tutto per eliminarlo. La colpa non è della tal legge o delle banche, al contrario: la legge e le banche sono semplicemente gli "anticorpi" predisposti a combatterlo, attivati dalla società nel tentativo di preservare se stessa.
Notiamo che ciò non significa che tutti dovrebbero cambiare lavoro: l'evoluzione è possibile solamente se c'è uno scontro perenne tra Qualità Dinamica e Qualità Statica, quindi ognuno deve fare la sua parte. Semplicemente, chi sente il richiamo della Qualità Dinamica, deve aspettarsi una vita di difficoltà e sapere che il suo contributo alla società sarà apprezzzato solamente dai posteri, o più precisamente, dalla società del futuro.

Droga e delinquenza

Vittima della droga? Pensiamo a quando ci punge una zanzara e ci grattiamo a sangue. Se ci siamo fatti del male possiamo dire che è stata l'unghia a ferire la pelle e provocare dei danni, ma sarebbe limitante dire che è "colpa dell'unghia". Certo, tagliando le unghie, tenendole ben limitate e curate, si riduce il problema al minimo, ma non lo si risolve. Analogamente, nell'aggregato società, esistono molte persone che danneggiano il prossimo: ladri, delinquenti, assassini, drogati ecc. Nella metafisica della Qualità questi individui rappresentano un'unghia mal curata che ferisce la pelle. Anche in questo caso le politiche correttive e la detenzione nelle case circondariali riducono il problema, ma non lo risolvono.

Analizzando la storia di ogni delinquente, quasi sempre si scoprono un insieme di cause: genitori che non ascoltano i figli, docenti che bocciano chi si veste male, compagni di scuola che non ti frequentano se non hai il motorino, datori di lavoro che non ti assumono perché porti i capelli lunghi. La società è piena di "brave persone" che prestano denaro solo a chi offre garanzie, affitta casa solo a chi ha uno stipendio, discrimina chi veste male e preferisce assumere solo "chi conosce bene". Perciò è colpa dell'intera società se in certi casi l'aggregato sociale decide di inviare un impulso nervoso, attivare un tendine e muovere un muscolo per grattarsi dove c'è più prurito.

Con questo non stiamo affatto giustificando chi delinque o danneggia il prossimo, questi individui sbagliano comunque e sono interamente colpevoli. Semplicemente non possiamo dire che è solo colpa loro. Se nella nostra società dilaga la criminalità, la delinquenza e l'uso delle droghe, è colpa di tutti, comprese le persone "per bene" che non farebbero male ad una mosca. Non agire male non significa affatto essere innocenti, perché è solamente tramite le azioni che possiamo migliorare la società (vedi
Intelletto e società). Precisiamo che per azioni intendiamo il nostro operato quotidiano, e non le opere pie occasionali. Se nella vita di tutti i giorni trattiamo male gli extra-comunitari, non rivolgiamo la parola al vicino antipatico, trascuriamo i figli e emarginiamo i colleghi di lavoro che non ci piacciono, stiamo contribuendo a peggiorare la società, anche se una volta alla settimana ci dedichiamo a qualche sana attività di volontariato.

Se questo suona scomodo, solitamente è per effetto del meccanismo dell' autoinganno. Se invece suona assurdo, allora la metafisica della Qualità non è una teoria così "ovvia e banale" come può sembrare di primo acchito.

La società italiana

Segnale stradale Il bel paese è caratterizzato da due leggi di fatto: ciò che si deve fare e ciò che si dice di fare.
Un esempio classico è il limite dei 50 km/h nei centri urbani: tutti concordano sul fatto che è saggio rispettare questo limite quando c'è un vigile nei paraggi, eppure ci arrabbiamo se troviamo davanti qualcuno che va davvero a 50 hm/h. Questo modo di pensare è un valore portante della nostra società, e quasi sempre ne parliamo come il giusto compromesso, usando termini come "non esiste solo bianco o nero", "bisogna essere realisti" oppure "così va l'Italia".

Noi italiani reputiamo estremista (o stupido) tanto l'onesto incallito martire che non riesce ad usare un pò di buon senso, quanto il criminale che esagera nel trasgredire la legge. Diciamo che "la legge va trasgredita per sopravvivere, ma senza esagerare e senza fare del male". Non ci rendiamo conto che così deleghiamo i confini della moralità al buon senso soggettivo, e in pratica alimentiamo un sistema corrotto e malato. Il modello di Pirsig ci insegna che l'aggregato società si muove come un'unica entità, e gli effetti sono spesso molto distanti dalla cause. Ad esempio, quando Tizio raccomanda Caio perché lo conosce di persona, perché è un buon lavoratore, affidabile e competente, crede di "non fare nulla di male". Ma da qualche parte ci sarà sicuramente qualcuno ugualmente meritevole che non dispone di amicizie simili, e tale persona perderà un posto di lavoro solamente perché non frequenta gli ambienti giusti. E magari questa è la goccia che lo spinge a mollare una vita onesta e darsi alla criminalità.

Se questa conclusione può sembrare esagerata è solo perché dentro di noi esiste un meccanismo di protezione che tenta di collocare la colpa di ogni sofferenza al nostro esterno, per non intaccare la nostra autostima. Per approfondimenti sulla questione rimandiamo al meccanismo dell'
autoinganno.

La pena di morte

La sedia elettrica Abbiamo visto come la Qualità di uno schema statico, in questo caso la società, può essere divisa per comodità funzionale in due aspetti: la Qualità Statica e la Qualità Dinamica. La Qualità totale dell'aggregato è quindi data dalla "somma" di queste Qualità, o meglio ancora, dall'unione delle due.
La Qualità Statica della società è sempre maggiore della Qualità Statica del singolo individuo, per definizione. Alcuni individui possono però essere portatori di un'elevata Qualità Dinamica, proprio in virtù della loro incapacità di adeguarsi o adattarsi alle regole dello schema sociale in cui si trovano.

Gli elementi dinamici di una società sono quasi sempre degli innovatori, dei rivoluzionari, dei geni ribelli o addirittura dei criminali. Sono persone che non accettano le regole o la morale in atto, perché "portatori sani" di una morale diversa da quella adottata dalla società. In alcuni casi, col senno di poi, molti di loro sono considerati degli eroi, grandi artisti o grandi scienziati, ma quasi sempre, finché sono in vita, sono osteggiati e combattuti dalla società contemporanea.
Potenzialmente, perciò, qualsiasi criminale potrebbe essere portatore di Qualità Dinamica di essenziale importanza per lo sviluppo della società. Precisiamo: il suo comportamento è dannoso per la società contemporanea, ma le sue idee potrebbero essere l'anticipazione dei valori della società futura.

La cosa più stupida da fare, in questo caso, è uccidere il criminale. Sarebbe molto più saggio dargli l'ergastolo, tenerlo in carcere a vita per difendere la società, e nel frattempo dargli la possibilità si scrivere e pubblicare i suoi pensieri.
La cosa può fare paura, e spaventa sicuramente chi detiene il potere, perché se il popolo si riconoscesse nelle idee innovative di un carcerato, potrebbe seguirne l'esempio. Ciò sarebbe un male solo per gli organi dirigenti della società, ma sarebbe probabilmente un bene per la società stessa.

Pensiamo ad esempio alla persecuzione dei cristiani nei primi tre secoli dopo Cristo. Se ai martiri cristiani fosse stato permesso motivare le loro ragioni, spiegare la loro fede e i loro valori, forse il cristianesimo si sarebbe diffuso in pochi anni anziché secoli. Ciò sarebbe stato un male per chi era attaccato al vecchio sistema di potere (i sacerdoti pagani, ad esempio), ma avrebbe evitato l'uccisione di centinaia di cristiani praticanti.


Conclusioni

Secondo la metafisica della Qualità non si può migliorare la società con nuove leggi, facendo politica o beneficienza. Questa attività servono ad una cosa sola: rendere sopportabile le colpe della nostra coscienza. L'unico modo di migliorare la società è quello di migliorare tutti, ognuno nel suo piccolo, coi suoi tempi, in modo da cambiare il mondo.

Una scelta altrettanto dignitosa potrebbe essere quella di essere sinceri, ammettere che le cose vanno male anche per colpa nostra, e sorriderne. Smetteremmo di farci venire il sangue amaro per questioni come tangentopoli, vallettopoli, calciopoli, malasanità o inquinamento. Nietsche diceva che "nessuno mente tanto quanto l'indignato".
Invece di arrabbiarci e gridare allo scandalo contro il capro espiatorio di turno, potremmo capire di essere tutti responsabili e vivere più serenamente, riducendo le discussioni sterili. Sfogarsi fa bene, ma non è necessario credere di essere davvero innocenti per farlo: facciamolo per gioco, ridendo alla fine di ogni litigio. Già questo sarebbe un miglioramento, se non altro perché potrebbe risolvere parecchi casi di stress, ansia, ipertensioni e problemi cardiovascolatori dei diretti interessati.

Inoltre, come osserva Pirsing, questo modo di pensare il miglioramento è tipico della cultura orientale.
In oriente, di solito, non si cerca di cambiare le cose lavorando sul sistema legale, fiscale o giudiziario. Ogni cittadino cerca di compiere un lavoro spirituale su se stesso, senza occuparsi di partecipare alla vita politica del paese. Egli mira a costruire una cultura della consapevolezza anziché lavorare per migliorare il sistema politico, legale o economico: se ognuno diventasse consapevole di essere causa del malessere sociale, e togliesse la trave dal proprio occhio anziché sbraitare indignato per le pagliuzze presenti negli occhi altrui, il funzionamento del sistema politico, legale ed economico verrebbe da sè, in qualità di epifenomeno sociale.

Così, dopo un ampio excursus, Pirsing arriva alle stessi identiche conclusioni del primo libro: la via verso la Qualità è quella indicata dal lavoro individuale, che per molti versi coincide con la filosofia zen. Cambiando noi stessi, il nostro comportamento, daremo vita a nuovi epifenomeni di carattere sociale, e quindi ad una società migliore perché di Qualità più elevata, e non perché incorniciata dentro un buon sistema legale. Come diceva Ghandi, dobbiamo essere noi il cambiamento che vorremmo vedere nella società.


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